Read a book Day celebra la lettura
“Leggere può creare indipendenza” riportava lo slogan di una libreria al Salone internazionale del libro di quest’anno. Questa frase sottolinea il potere che la lettura ha sulle menti. Leggere significa interrogarsi, emozionarsi, perfezionare il linguaggio, stimolare i ricordi, ridurre lo stress, nutrire l’immaginazione. Il migliore degli hobby, un’abitudine che tutti dovrebbero avere e una passione da coltivare fin dalla più tenera età. Oggi, paradossalmente, sembra mancare il tempo per la lettura. La tecnologia supporta la comodità del reperimento e dell’utilizzo, ma in molti ancora dichiarano di non dedicare alla lettura il tempo che vorrebbero. Ecco, quindi, che una giornata internazionale ad hoc punta i riflettori su questa meravigliosa e genuina attività. Si sa poco sull’origine di questo National Read a book Day, di sicuro ha origini americane ed è ormai divenuto un evento internazionale.
Le classifiche sulla lettura
Di recente diffusione la classifica delle città italiane dove si legge di più, stando ai dati di una notissima piattaforma di vendite online: Milano primeggia, seguita dalla capitale e da Torino medaglia di bronzo. Superlativo il trend di crescita relativo ai Kids se si pensa che il numero di bambini e ragazzi fino a 14 anni che ha letto almeno un libro non scolastico nell’ultimo anno è così in crescita da sfiorare il 96%. Nelle scuole le biblioteche sono protagoniste di processi di stimolazione e conoscenza mai così incentivati prima. I social stessi si fanno palcoscenico di post che presentano storie e racconti, sottolineando punti forti e deboli di questo libro o quel romanzo e creando, di fatto, vortici di interesse, curiosità e desiderio di scoperta. Il valore della lettura è ben presente anche nelle famiglie e negli asili che nella fascia 0-3 anni propongono letture ad alta voce e la manipolazione di libri tattili, cartonati, illustrati interessando ben il 70% di questa fascia d’età. I dati sul tema sono tantissimi: per un quadro di riferimento puntuale rimandiamo a questo articolo.
Il Book Day è ogni giorno
L’idea di una giornata internazionale dedicata all’importanza della lettura il 6 settembre, lo ribadiamo, è eccellente. Si pone così, ancora una volta, l’attenzione su un oggetto che da sempre ha accompagnato la storia degli uomini, come un bagaglio che mai si riempie e tutto racchiude. È importante, altresì, ribadire che leggere come abitudine può solo far bene. Il motivo è che stimola le menti a porsi domande, cercare risposte, essere critici nel senso kantiano, saper parlare e scrivere correttamente. Leggere può creare indipendenza, sì! Qualche classifica getta luci di sconforto sull’interesse per la lettura, ma poi basta guardarsi intorno e vedere libri sulle sdraio in spiaggia, sui tavolini di un cafè, sbucare dalla tasca di uno zaino in spalla, le folle oceaniche alle fiere a tema per illuminarsi nuovamente di speranza e ottimismo.
Intenso #readabookday a tutti i lettori e le lettrici!