It’s time to relax
Dopo mesi lunghi e difficili, per molti è giunto finalmente il momento di staccare la spina e godersi del meritato relax. Sole, arte, cibo e… qualche apprensione linguistica?!… Niente paura!
Se hai programmato una vacanza all’estero e l’inglese (almeno quello parlato) non è il tuo forte, ecco una lista delle espressioni minime da conoscere per non farsi cogliere impreparati e non lasciarsi sconfortare dalla paura di… restare senza parole!
Presenteremo un frasario breve e snello per muoversi più confortevolmente nei paesi esteri dove, si sa, la lingua inglese è il principale ponte comunicativo al di là delle varie lingue madri.
È quindi tempo di partire… anzitutto, col ripasso dell’inglese!
I saluti, intanto
Eh, sì, li conosciamo tutti, ma un piccolo ripasso male non può fare, giusto per andare oltre il famoso e – diciamocelo – alquanto anacronistico “Hello!” che tutti abbiamo imparato a scuola!
Saluti iniziali informali e non:
- Hello /Hi/Hi there/Hey/Hiya – equivalenti al nostro „Ciao! “
- Good Morning (buongiorno) / Good Afternoon (buon pomeriggio) / Good Evening (buonasera)
Molto spesso, a questi saluti segue una domanda, fatta per mera cortesia. Per esempio:
‘Hey, what’s up?’ oppure ‘Hi, how are you?’ / ‘Hi, how are you doing?’ (Come va / Come te la cavi?)
I modi formali e non per accomiatarsi:
- Goodbye (quanti sanno che è l’abbreviazione dell’espressione “God be with you” -Dio sia con te – ?)
- Have a good day (molte le espressioni simili: have a nice evening (buona serata), have a good night (buona notte), have a nice day (bella giornata): espressioni adatte a salutare qualcuno che non conosciamo bene. Questa formula, inoltre, si adatta a svariate situazioni, come augurare una buona vacanza, un buon weekend, ecc.)
- Take care (“Abbi cura di te”)
- See you then / See you later (il nostro “arrivederci”)
- Bye/Bye bye!
- See you/See ya! (ci vediamo)
- Cheers (ciao)
In giro per le città senza stress e con molto relax!
Venendo a come si chiedono le informazioni più comuni e basilari quando si è in giro in una nuova città, ecco qualche suggerimento:
- Where is the bus stop? (dov’è la fermata dell’autobus?) per spostarsi risparmiando; domandare “where is this bus going?” (dove porta questo bus?) consentirà di capire se siete nella direzione giusta!
- Where can I find a taxi? (dove posso trovare un taxi?) – se proprio l’autobus non fa per voi! In alcuni paesi viene anche chiamato cab.
- I would like to go to … (Vorrei andare…): basterà solo completare la frase con il nome del posto da raggiungere; simile:
- Excuse me, do you know where the British Museum is? – Mi scusi, sa dove si trova il British Museum? o qualunque altra location stiamo cercando, naturalmente!
- Excuse me, could you tell me how to get to the train station/airport, ecc.? – Mi scusi, potrebbe dirmi come posso raggiungere la stazione/l’aeroporto?
- Excuse me, I’m looking for this address… – Mi scusi, sto cercando questo indirizzo…
- Is it the right way for …?/ Am I on the right road for …? – É questa la via giusta per …? / Sono sulla strada giusta per …?
- Can you please show us on the map? – Può mostrarcelo sulla mappa?
- Do you know where this hotel is? – Sa dov’è questo hotel?
Le risposte possibili sono davvero tante. Qui un breve riassunto delle più probabili:
-It is straight ahead = Sempre dritto
-It’s at the corner = È all’angolo
-It is this way = È in questa direzione
-You are going the wrong way = Stai andando nella direzione sbagliata
-It’s two blocks ahead = Si trova a due isolati più avanti
-You need to turn left/right = Doevi girare a sinistra/destra
-Go down here = Avanti in questa direzione
–It’s not far = Non è distante
–It’s quite close = È abbastanza vicino
-Turn left at the crossroads = All’incrocio gira a sinistra
–It’s a long way on foot = È un percorso lungo a piedi
Come chiedere chiarimenti
Se nonostante gli sforzi, dovesse sfuggire qualcosa, non preoccupatevi, ma siate pronti a chiedere chiarimenti:
- I don’t understand (non capisco). Con questa frase sarà evidente che non siete del posto. Va bene dire anche “I don’t speak English very well” (“non parlo inglese molto bene”) o “please speak slowly” (“parla più lentamente, per favore”);
- Could you repeat, please – Può ripetere, gentilmente?
- I beg your pardon. Sorry – Mi scusi
- Where is…?/Where are…? – Rispettivamente “dov’è” e “dove sono“
- When? At what time is…? – Quando?/A che ora?
- How much? serve a domandare della quantità, per esempio il costo: “How much is this card?“
- What does it mean? – Che significa?
Parola d’ordine: relax
La comunicazione, come abbiamo ricordato poco tempo fa in un nostro articolo, non è solo parlare: si comunica attraverso i gesti, le espressioni. E tutto intorno a noi ci sono segnali di comunicazione. La parola d’ordine, in vacanza, è una sola: relax! E calma! Anche nell’approccio linguistico. Immergetevi nella lingua, senza remore e accantonando le timidezze: con una buona dose di ottimismo e lo smartphone “amico traduttore” in tasca, viaggiamo tutti più tranquilli!
Happy Summer Holidays to all!