Abilità linguistiche: tipologie
Quello della comunicazione è un modo affascinante e variegato.
Si comunica continuamente e in mille modi.
Un gesto, uno sguardo, un’espressione, il tono, un modo di dire, una metafora… questi e numerosi altri aspetti caratterizzano continuamente la comunicazione. Qui avevamo affrontato il tema relativo ai vari tipi di comunicazione: verbale, non verbale e para verbale.
Volendoci soffermare sulle caratteristiche più “tecniche” della comunicazione attraverso il linguaggio, e dopo aver brevemente esposto le 4 abilità linguistiche di base, desideriamo oggi dare un quadro di quelle che sono le abilità integrate a completamento delle prime.
Cosa sono le abilità integrate
Esse vanno a integrare, riempire e definire il quadro comunicativo del quale ascolto, lettura, scritto e parlato sono la cornice. Sottintendono tutte quelle competenze che hanno fortemente a che vedere con il mondo della comunicazione attraverso il linguaggio. Possiamo distinguerle così:
- L’ abilità interattiva per eccellenza, ovvero il saper dialogare. Significa prendere parte attivamente ad una discussione, rielaborarne i contenuti, esprimere il proprio pensiero, adattare il registro.
- Tre attività di manipolazione testuale: riassumere, parafrasare (ovvero “riformulare” con parole proprie), prendere abilmente appunti.
- Essere in grado di saper scrivere sotto dettatura
- Saper tradurre oralmente – impromptu – e per iscritto.
Risulta evidente, allora, come e quanto sia importante esercitare questo tipo di abilità per arrivare anche a queste mete glottodidattiche nell’apprendimento linguistico, con modi e tempi che un buon insegnante riconosce.
L’interlingua
Si nota, a questo punto, come l’apprendimento linguistico abbia spesso due importanti attori, ovvero due lingue: pensiamo alla traduzione, per esempio. In gioco ci sono, quindi, due lingue: quella materna e quella d’apprendimento, la L2, cioè.
Per l’insegnamento di una L2 anche questo tipo di abilità rappresenta un obiettivo glottodidattico imprescindibile.